Se la vostra intenzione è quella di aprire un locale o una nuova attività commerciale, ma non disponete della giusta liquidità per poter affrontare tutte queste spese, allora la richiesta di un mutuo o di un prestito può essere la soluzione migliore per permettervi di realizzare il vostro progetto. Oggi il mercato finanziario mette a disposizione diverse soluzioni di mutui per tutti i titolari di negozi e attività commerciali o aspiranti tali.
Hanno un funzionamento abbastanza simile a quello di un mutuo tradizionale previsto per l’acquisto della prima o della seconda casa. Tuttavia, i mutui per negozi e attività commerciali prevedono spesso un piano di rientro di durata inferiore rispetto a quello previsto per l’acquisto di una casa. In questa guida parleremo di prestiti destinati a coloro che desiderano aprire una nuova attività commerciale o un locale, usufruendo di una di queste soluzioni di credito che prevedono spesso dei tassi di interesse a carattere agevolato.
Mutui per negozi e attività commerciali: di cosa si tratta
I mutui destinati a coloro che desiderano aprire un locale o una nuova attività commerciale, come ad esempio un negozio o un bar, sono dei mutui di tipo finalizzato. Ciò significa che la liquidità che si ottiene in prestito con questi mutui deve essere utilizzata esclusivamente per lo scopo per cui viene richiesto il mutuo stesso, vale a dire l’apertura di una nuova attività commerciale.
I mutui si distinguono principalmente tra quelli fondiari e quelli di tipo ipotecario. In entrambi i casi, le banche o i creditori richiedono la presentazione di una garanzia economica, vale a dire l’ipoteca sull’immobile che si intende acquistare. In questo modo, la banca può tutelarsi dal punto di vista economico ed evitare ogni insolvenza da parte del debitore del mutuo in modo che si presti maggiormente a coloro che desiderano aprire un’attività commerciale. In particolare, il mutuo ipotecario è quello più sicuro, dato che prevede condizioni e piani di ammortamento differenti rispetto a quelli tipici di un prestito di tipo tradizionale. Il mutuo ipotecario infatti prevede l’applicazione di un tasso di interesse spesso a carattere agevolato, oltre la possibilità di ottenere la liquidità richiesta in prestito in modo abbastanza semplice e con poca burocrazia.
Quale documentazione bisogna presentare
I soggetti titolari che desiderano aprire un’attività commerciale, e che per farlo richiedono un mutuo a tale scopo, devono presentare una documentazione abbastanza lunga e corposa. Per fare richiesta di questo mutuo occorre presentare:
- copia della propria carta d’identità;
- copia del tesserino del proprio codice fiscale;
- copia di un contratto di lavoro a tempo indeterminato come dipendente pubblico o statale;
- in alternativa al punto precedente, copia di un contratto di lavoro a tempo determinato ma con una data di scadenza superiore rispetto al termine del piano di rientro previsto dal mutuo concesso;
- copia dell’ultima dichiarazione dei redditi CUD o 730;
- copia del certificato di proprietà dell’immobile in cui si richiede;
- documentazione che riguarda l’immobile che si intende ipotecare;
- documentazione che riguarda eventuali altri finanziamenti che si stanno rimborsando;
- documento LTV.
Uno degli aspetti più importanti da valutare di questi prestiti è il rapporto cosiddetto LTV, ovvero Loan To Value. Si tratta di un rapporto che indica il valore in percentuale che deriva dal rapporto tra la somma che si richiede con il mutuo e il valore reale di mercato dell’immobile che si intende acquistare. Il rapporto LTV è sicuramente il documento più importante da valutare per la banca per la finanziaria che concede il mutuo. Il valore LTV non può andare oltre l’80% del valore dell’immobile che si intende acquistare. Gli istituti di credito che erogano i prestiti applicano all’LTV un tasso di interesse proporzionale alla liquidità richiesta in prestito. Le informazioni qui contenute non sono state sufficienti? Puoi leggere altre guide sul sito preventivimutuisulweb.it.